Sunday, June 26, 2005

Columbia University e i suoi vicini

La StampaWeb

Columbia University e i suoi vicini
Seconda parte: Manhattanville

22 giugno 2005
di Viviana Mazza

Un documentario online ricorda la storia della rivolta studentesca alla Columbia University nel 1968 (clicca per vedere la seconda parte del documentario o la prima parte di questo articolo). Gli studenti protestavano allora contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili, ma alla Columbia c�era una ragione in pi� di protesta: la costante acquisizione di propriet� immobiliare nell�Upper West Side di Manhattan. Cineweb prende spunto dal documentario per raccontare le recenti evoluzioni dell�espansione dell�universit� nel quartiere e del rapporto coi suoi vicini, migliorato in tempi recenti ma tuttora non privo di diffidenza e problemi.


Quasi trent�anni sono passati dalla �rivolta� degli studenti della Columbia nel �68, ed oggi sembra improbabile che una nuova protesta li unisca ai residenti nel quartiere, i quali tuttavia non hanno smesso di guardare con sospetto alla ricca universit� Ivy League che sorge ai confini di Harlem, un quartiere economicamente povero.

Columbia University continua a crescere nell�Upper East Side, stimolata dalla necessit� di trovare alloggio ai suoi 19.0000 studenti e 2.600 professori e di disporre di nuovi edifici per i propri dipartimenti. Negli ultimi tre anni, la Columbia ha acquistato o affittato interi isolati tra la 125esima a sud e la 133esima strada a nord, e tra Broadway ad est e la 12esima avenue ad ovest. In 15-20 anni, l�universit� intende costruire un campus satellite in questa zona (delle dimensioni di met� dell�attuale campus che ha gi� a Morningside Heights). La zona � parte di West Harlem, anche se l�universit� la chiama col vecchio nome di Manhattanville. L�architetto Renzo Piano ha progettato i nuovi edifici che dovrebbero rimpiazzare gli attuali magazzini di mattoni rossi che ancora recano a grossi caratteri i prezzi per l�immagazzinamento di prodotti alimentari.

Poche voci pro o contro l�espansione di levano da Manhattanville in s�, dal momento che quasi nessuno ci vive o ci lavora. Negli anni 20, nella zona c�erano mattatoi e industrie dove si impacchettava la carne, e vi lavoravano residenti di Harlem; ma negli anni 80 l�industria decadde. Oggi, solo pochi spazi a pian terreno sono utilizzati � come garage o officine.

Ma coloro che risiedono intorno a Manhattanville � nei sei grattacieli popolari di Manhattanville (che contengono circa 10.000 appartamenti) e a Morningside Heights � vedono la nuova espansione dell�universit� con sospetto: se da un lato non provano nostalgia per la prossima distruzione dei vecchi mattatoi ed anzi nutrono speranze riguardo possibili nuovi impieghi, dall�altro sono preoccupati da un probabile aumento del costo della vita e dalla sempre pi� ridotta disponibilit� di alloggi per chi non lavora o studia all�universit�. Ristoranti e supermercati costosi come D�Agostino dicono con la loro stessa presenza ai residenti: �questo non fa per te�, spiega Afua Atta-Mansah, una ragazza di Harlem. I residenti, inoltre, sanno che l�amministrazione cittadina ha in programma di restaurare i due vecchi porticcioli sul fiume (sulla 12esima avenue) e temono che solo gli studenti e i professori ne godranno i benefici.


Il gruppo che protesta pi� attivamente si � dato il nome �Coalition to Preserve Community�: � composto per lo pi� dai pochi residenti rimasti a Morningside Heights (vedi prima parte). La Coalizione � convinta che, dal momento che la Columbia non paga tasse sulla propriet� immobiliare che sfrutta per scopi educativi o residenziali e poich� otterr� enormi benefici da questa nuova espansione, dovrebbe dare qualcosa in cambio alla comunit�: ripagarla per gli errori commessi in passato e aiutarla a crescere.

Diverse priorit�
L�interesse dell�universit� in Manhattanville � cominciato molti anni fa: nel 1949, quando l�universit� acquist� i primi due edifici sul lato sud della 125esima strada, dove sorgono anche due torri in cui risiedono professori, spiega Geoffrey Wiener, che lavora al dipartimento Pianificazione della Columbia. Ma solo nel 2000, l�universit� cominci� a far sul serio: acquist� una dozzina di edifici in pochi anni, subito dopo l�annuncio che la City Planning Commission di New York aveva intenzione di promuovere lo sviluppo di Manhattanville. Alcune fonti all�universit� attribuiscono la nuova espansione anche alla presenza del nuovo presidente Lee C. Bollinger, il quale dichiar� nel suo discorso di inaugurazione nel 2002: �Per realizzare le nostre responsabilit� e aspirazioni, Columbia deve espandersi in modo significativo nel prossimo decennio.� Nel presentare il �progetto Manhattanville� al Senato accademico nel 2004, Bollinger lo defin� �il futuro della Columbia�, e spieg� che per sviluppare i dipartimenti di Chimica, Biochimica, Fisica e Neuroscienze sono necessari almeno altri due laboratori e che l�universit� ha bisogno anche di una nuova sede per le facolt� umanistiche.

Queste sono le priorit� della Columbia. Quanto alla possibilit� di dialogare coi propri vicini, l�universit� ha cambiato approccio rispetto al passato. Ha organizzato due �open house� per presentare i propri piani alla comunit�, invitando varie associazioni locali. Ha anche lanciato un sito web per spiegare le modalit� dell�espansione (per esempio, l�accesso al fiume, la crescita economica del quartiere, il design degli edifici). �S�, � una manovra di pubbliche relazioni,� ha osservato il Columbia Spectator, il quotidiano degli studenti del campus. �Ma una buona manovra, che mostra chiaramente un maggiore impegno da parte dell�universit� nel tentativo di comunicare coi suoi vicini e ascoltare le loro ragioni�. Oltretutto negli ultimi anni, la Columbia ha mostrato di potere e volere giungere a compromessi riguardo alle proprie priorit� e quelle dei suoi vicini. Nel 2000, l�universit� costru� sulla 113esima strada un palazzo di appartamenti per docenti di 14 anzich� di 22 piani (come aveva originariamente progettato); ci vollero oltre 40 incontri con la comunit� per giungere a tale compromesso, ma nondimeno si giunse ad un accordo. Inoltre, al piano terra di quell�edificio, c�� una costosa scuola elementare concepita per i figli dei professori (un anno di frequenza costa $22.000): ma quando i residenti protestarono considerando la scuola un �affronto elitista�, l�universit� promise di riservare met� dei 650 posti a bambini della comunit�, aiutandoli anche a pagare la retta.

Resta il fatto che la presenza della Columbia causer� probabilmente un aumento del costo della vita a Manhattanville (come gi� accaduto a Morningside Heights in passato). Ci� significa che molti residenti di Harlem non potranno accedere ai servizi offerti. �Se lavori ad Harlem, dove il salario di media � di $6.25 l�ora ($1000 al mese), non puoi permetterti di vivere in questa comunit�, dice Afua Atta-Mansah. �Non puoi permetterti di pagare $750 al mese per un appartamento e di spendere $3.60 al giorno da Starbucks�. Seguendo una pratica in vigore dal 1999, l�universit� probabilmente continuer� ad assumere residenti locali per gli impieghi di supporto all�universit�. Il sito web della Columbia promette l�impiego di 3.700 carpentieri nei prossimi 10 anni e di 2.400 persone per lavori a lungo termine, ma quest�ultimo dato � spiega Hugh O�Neill, consulente economico nel team per Manhattanville � include anche lavori di professore e ricercatore post-dottorato, che probabilmente non andranno ai residenti di Harlem.


L�universit� tende anche ad affidare la gestione dei servizi (alimentari, d�ufficio, fiorai, eccetera) a imprenditori locali. Ma i negozi devono essere in grado di pagare l�affitto di mercato, dice Carol Shuchman, direttore dell�ufficio di Propriet� Immobiliare alla Columbia. Rob, che possiede il negozio di alimentari Tamarind Gourmet su Broadway e la 125esima, dice di aver dovuto lasciare la sua vecchia bottega sulla 115esima strada perch� i prezzi triplicarono quando l�universit� cominci� a restaurare gli edifici. Rob � certo che i prezzi aumenteranno presto anche a Manhattanville.

Tuttavia, confrontati con l�alternativa dell�intervento di imprenditori privati nella comunit�, molti residenti preferiscono la Columbia. Che cosa potrebbe fare l�universit� per loro? Il quartiere ha bisogno di scuole e lavori migliori. Secondo dati dell�amministrazione locale, il 26% degli adulti di West Harlem � analfabeta o semi-analfabeta e il 40% della popolazione in et� da lavoro guadagna meno di $10,000 l�anno.



Inoltre, la Coalition to Preserve Community, capeggiata tra gli altri da Tom Kappner e Tom DeMott, ha ottenuto l�approvazione da parte della Community Board locale di un documento che chiede che le istituzioni no-profit nel quartiere (e cio� la Columbia) smettano di convertire appartamenti ad affitto fisso disponibili a tutti in unit� esclusivamente destinate ai propri dipendenti e studenti, in quanto ci� ha gi� causato a Morningside Heights una drammatica carenza di alloggi (oltre ad una minore diversit� etnica e socio-economica tra i residenti). Ma il loro documento non � legge. �Lascia che ti dica la realt� della vita�, dice Jordi Reyes-Montblanc, il presidente della Community Board 9. �La realt� della vita � che la Columbia possiede quegli edifici. La gente crede che la Commuinty Board abbia un potere che non ha. La Community Board offre raccomandazioni, sostegno, ma non decide�. Anche Reyes-Montblanc ha le sue idee su come la Columbia potrebbe contribuire nel quartiere: potrebbe acquistare e trasformare in appartamenti a bassi costo disponibili ai cittadini alcuni dei numerosi edifici inutilizzati ad Harlem (i cui proprietari hanno perso i diritti per mancato pagamento delle tasse). L�amministrazione cittadina, con legge del 1999, stabil� che istituzioni no-profit possono restaurarli, ma devono prima pagare tasse che ammontano a milioni. Il problema, osserva Wiener all�ufficio Pianificazione della Columbia, � che il presidente Bollinger e i suoi consulenti pi� stressi dovranno valutare quando spendere per l�espansione dell�universit� e quanto per scopi non istituzionali.

Finora l�universit� ha mostrato una maggiore capacit� di dialogo coi suoi vicini, ma al momento di mettere mano al portafogli potrebbe rivelarsi assai pi� timida.

Le foto sono tratte dal sito:
www.neighbors.columbia.edu

1 comment:

Mary said...

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